Il contributo irriguo del Consorzio di Bonifica è illegittimo e a deciderlo è stata la Commissione Tributaria Provinciale di Catania (ora Corte di Giustizia Tributaria di Primo Grado) con sentenza n. 4738/2022, accogliendo un ricorso presentato dall’avvocato Antonino Calì a difesa di un contribuente.
«Ai fini della contribuzione - stabilisce la sentenza - gli immobili devono conseguire un incremento di valore direttamente riconducibile alle opere di bonifica ed alla loro manutenzione effettuata dai Consorzi di Bonifica. Peraltro il beneficio derivante dalla bonifica non può essere provato dalla pura e semplice inclusione del bene nel comprensorio, attenendo non al territorio nel suo complesso, ma all’immobile specifico, traducendosi in una qualità del fondo». 
Orbene, il potere impositivo dei Consorzi di Bonifica può esplicarsi esclusivamente in presenza di un’opera di bonifica dalla quale scaturisce una utilitas specifica per il fondo facente parte del comprensorio. In altri termini, quindi, debba esservi un beneficio diretto del fondo e non generico.